La sera del 23 ottobre 2019 l’italiano Paolo Pirino aggredisce Anastasiya Kylemnyk a scopo di rapina, colpendola alla nuca con una mazza da baseball. Luca Sacchi, fidanzato di Anastasiya Kylemnyk ed esperto di arti marziali, atterra Paolo Pirino. A quel punto l’italiano Valerio Del Grosso spara un colpo in testa all’italiano Luca Sacchi, che morirà poche ore dopo in ospedale. Anastasiya Kylemnyk entra nel processo reale sia come testimone per quanto riguarda l’omicidio, in quanto vittima dell’aggressione, sia come imputata per violazione della legge sulla droga, in quanto il suo zaino conteneva circa 70.000 euro per l’acquisto di marijuana. Nel processo reale è stata condannata a 3 anni per violazione della legge sulla droga in primo grado, condanna che il PM ha chiesto di confermare durante la sua requisitoria in appello.
Questi i fatti relativi a quella tragica notte e l’esito del processo reale. Sì, processo reale. È bene sottolinearlo perché, ancora molto prima che questo iniziasse, è cominciato un mediatico processo-farsa contro Anastasiya Kylemnyk, al fine di allontanare ogni attenzione e sospetto da Luca Sacchi e dal suo contesto.
Attraverso il mediatico processo-farsa, di cui Quarto Grado rappresenta la manifestazione più significativa, Anastasiya Kylemnyk diventa la sola responsabile della morte di Luca Sacchi e i veri responsabili svaniscono. Ecco un piccolo esempio dei risultati ottenuti, tratto dalla pagina Facebook di quella trasmissione. Tutto risultato diretto dei servizi di quella trasmissione, nella più completa assenza di qualsiasi reale dato di fatto, di qualsiasi notizia, di qualsiasi informazione credibile.
Ecco un minimo esempio di quello che questi individui hanno, con metodo e cinismo, ottenuto con i loro servizi.














E qui mi fermo. Ma Quarto Grado, invece, non si è mai fermata. Grazie ai suoi servizi ha generato centinaia e centinaia e centinaia di manifestazioni d’odio come queste e anche peggio. Esponendo Anastasiya Kylemnyk a concreti rischi di subire violenze fisiche di vario tipo, comprese quelli con esiti irrimediabili (l’odio comporta perlomeno il desiderio, quando non la volontà, della distruzione della persona odiata).
Tutto ciò, con l’esito di depistare ogni attenzione da Luca Sacchi, dal suo contesto e dai reali responsabili della sua morte.
Quanto segue mostra attraverso quali strategie e quali tecniche comunicative Quarto Grado ha perseguito, con metodo e ferocia, il suo obiettivo, la sua missione.
E mostra la cronaca dell’intreccio tra il mondo reale nel quale si svolge il processo reale e il mondo manipolato del mediatico processo-farsa.
E, infine, mostra uno scenario, basato unicamente su dati di fatto, nel quale tutto ciò trova una logica e tremenda motivazione.

