Esperienze animate – Come raccontare con i video storie reali e tutelare la privacy

Esperienze animate - Storie Anomale

Donne vittime di violenza, minori, persone con disturbi psichici e così via. Ci sono storie che vanno raccontate: perché è solo dalla voce di chi le ha vissute che possono scaturire le informazioni più vive e utili. Al tempo stesso, la priorità assoluta è tutelare la privacy dei protagonisti. Se queste storie sono raccolte solo attraverso un’intervista nella quale c’è, al massimo, una registrazione audio, il problema non si pone: si trascrive quanto detto nel corso dell’incontro, oppure si scrive un resoconto fedele a quanto raccolto. Sempre facendo attenzione a cambiare i nomi dei protagonisti e a modificare / omettere informazioni che potrebbero condurre all’identificazione di qualcuno.

Quando l’intervista è realizzata attraverso riprese audiovisive, la soluzione può essere identica a quella appena vista. Qui potete trovare due esempi: in “Come un selvaggio”abbiamo il resoconto, in “Prima con uno schiaffo, poi con un calcio…”troviamo invece la trascrizione.

Però il video ha un potere di coinvolgimento che altre forme espressive non hanno. Inoltre, per quanto riguarda l’informazione, permette una gamma di possibilità comunicative che lo rendono anche in questo caso superiore ai soli testi e immagini (chi vuole può trovare qualcosa in Compositing e informazioni multimediali).

Quindi, il punto è: come raccontare e pubblicare storie di rilevanza sociale attraverso un video, tutelando la privacy delle persone coinvolte?

Visto che l’obiettivo è quello di dare voce a persone che hanno una storia da raccontare, diamogli voce: registriamo l’audio della loro testimonianza o i dialoghi nati da una breve sceneggiatura. Poi affidiamo le loro parole a personaggi di fantasia. In questo modo, le storie sono raccontate dalla viva voce dei protagonisti che le hanno vissute ma messe in scena attraverso personaggi immaginari. Così avremo storie narrate in prima persona e, al tempo stesso, la garanzia totale del rispetto della privacy.

Vediamo alcune forme attraverso le quali ciò può essere realizzato.

Video di montaggio.

Si tratta di video realizzati attraverso materiale visivo, audio e audiovisivo proveniente da varie fonti quali archivi privati, archivi pubblici e, soprattutto, siti che mettono a disposizione, in modo gratuito o a pagamento, materiale di questo tipo. Il fatto decisivo, in questo caso, sta nel riuscire a trovare materiale che possa supportare visivamente la storia raccontata dalla voce fuori campo, quella del protagonista reale. In questo caso, può anche non esserci alcun personaggio di fantasia, ma solo immagini / scene rappresentanti luoghi, oggetti, situazioni ecc., anche se la presenza di un personaggio che faccia da guida alla narrazione sarebbe meglio.

Software – Qualsiasi programma di video editing. Tra quelli gratuiti ci sono Shotcut e Da Vinci Resolve (iperprofessionale, ci vuole un po’ per capire come usarlo bene). Tra quelli economici troviamo Wondershare (ricco di filtri e soluzioni grafiche) e VideoStudio. Tra quelli professionali ma, al contrario di Da Vinci Resolve, a pagamento, è quasi d’obbligo indicare i classici Premiere Pro e Sony Vegas.

Animazioni.

Cartoni animati realizzati con software appositi. Molto indicati per i minori, che possono creare insieme la storia e i dialoghi, registrandoli, e anche creare il proprio personaggio, modificandolo in molti modi, sia per quanto riguarda l’aspetto che l’abbigliamento. Al di là di questo, ottimi in generale per fare informazione in modo coinvolgente e rispettando al tempo stesso le testimonianze dei protagonisti e la loro riservatezza.

Nell’esempio qui sotto, un gruppo di ragazzi mostrano, attraverso una breve storia animata, una tipica situazione del rapporto tra social media e scuola, un rapporto a volte un po’ conflittuale… (l’animazione è stata realizzata con una vecchia versione del software qui sotto indicato, che col tempo è molto migliorato).

SoftwareCartoon Animator è l’ideale, ricco di funzioni e molto flessibile. Ci sono varie versioni con vari prezzi, ma fanno spesso sconti e, comunque, il costo completo del solo programma (Cartoon Animator 4 Pro) oggi è di $99, $69 in offerta.

Stile Graphic Novel.

Fumetti che uniscono allo stile classico forme espressive frutto di software di video editing, come la collocazione in spazi tridimensionali e l’inserimento di animazioni. Realismo e impatto visivo si uniscono nel creare una narrazione che può essere molto efficace ed emozionale.

Software – Per la costruzione dei personaggi, delle azioni, dei comportamenti e degli scenari c’è iClone, che permette di realizzare animazioni 3D anche molto raffinate. In questo caso, però, non è necessario un utilizzo così approfondito. Il costo attuale è di $149.

Per la collocazione dei personaggi in spazi tridimensionali in stile Graphic Novel e per l’aggiunta di una miriade di effetti e di regolazioni HitFilm rappresenta un’ottima soluzione, anche se richiede un certo impegno iniziale per imparare a usarlo bene. La versione gratuita è ricca di funzioni e permette un’ampia gamma di possibilità espressive. La versione Pro è abbastanza costosa (€349). In alternativa, naturalmente, si può fare tutto con il solo iClone,a patto di mettere in conto l’utilizzo di un certo tempo e di un certo impegno per apprendere al meglio il suo utilizzo.

Quindi:

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