Compositing e informazioni multimediali

Il termine compositing viene spesso associato ai visual effects e a programmi come After Effects, HitFilm, Cinema 4D ecc.

Ciò è corretto, ma il punto di vista è limitato. Infatti, il compositing è una tecnica – e un’arte – che è possibile utilizzare con i normali software di video editing. Unica condizione, che consentano la creazione di molte tracce video e audio.

Fare compositing significa disporre sullo schermo una serie di elementi visivi e audiovisivi. Quindi:

– Video.

– Immagini di ogni tipo.

– Musiche.

– Effetti sonori.

– Audio.

– Testi e altra grafica.

 Tutti questi elementi interagiscono tra di loro secondo tempi e modi differenti.

Lo schermo diventa una sorta di layout dinamico, una composizione che è al tempo stesso pittorica, grafica e audiovisiva.

La dimensione del montaggio è orizzontale. Scene e sequenze si susseguono nel tempo.

La dimensione del compositing è verticale. Gli elementi sono disposti su differenti tracce e appaiono in tempi differenti. Uno tra gli esempi più semplici è quello del titolo di un video che si sovrappone alle immagini di apertura.

Vediamo adesso alcuni modi in cui il compositing può essere utilizzato, e in quali occasioni.

1- Fornire informazioni attraverso varie forme comunicative.

Esempio. Ho suddiviso lo schermo in tre “strisce” verticali. Mi sono ispirato, in parte, alle riprese tipiche degli smartphone. A sinistra si trova la persona che parla di un argomento specifico, il quale a sua volta si suddivide in diversi momenti tematici. Al centro scorrono immagini che rappresentano questi momenti. A destra appaiono le parole-chiave che li riassumono. Si tratta di una forma di split screen.

Compositing

2- Collocare persone e oggetti in ogni tipo di ambiente. Effetto ottenuto grazie a due tecniche, ormai “classiche”. Il “telo verde (o blu)” in fase di ripresa e il filtro Chroma key in post-produzione.

Esempio n.1. Il ragazzo che presenta il meteo è stato ripreso sullo sfondo di un telo blu. In fase di post-produzione l’ho collocato sulla traccia superiore a quella della cartina. Quindi ho applicato il filtro chroma key e ho agito su alcune caratteristiche del colore.

Esempio n.2. Cavallo-fantasma che appare nel cortile di una scuola. Il cavallo è un personaggio animale di un programma 3D (iClone Pro) che ho collocato su uno sfondo verde e poi animato. In fase di post-produzione l’ho collocato sulla traccia superiore a quella del cortile. Quindi ho applicato il filtro chroma key più altri filtri (doveva apparire come un pezzo di video realizzato molto tempo fa).

3- Presentare più eventi in contemporanea.

Esempio. Nel gioco del “Quadro vivente” le persone, dopo avere visto il quadro, devono riprodurlo dal vivo, nel modo più fedele possibile. Nel video viene mostrata sia la composizione del quadro fatta dalle persone, sia, in basso a destra, il quadro che stanno riproducendo.

4- Presentare un evento con video multipli e parte grafica in evidenza

Esempio. La parte grafica doveva essere in evidenza, sia per marcare l’importanza dell’evento, sia per far sì che fosse sempre visibile la data relativa alla fase finale.

I due video mantengono il formato originale e forniscono in contemporanea due differenti momenti dell’evento.

5- Mostrare le fasi della realizzazione di un dipinto attraverso combinazioni video e testi

Esempio. Vediamo a sinistra la pittrice al lavoro, in alto a destra particolare di una specifica azione e, in basso a destra, testo descrittivo.

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