Qualche tempo fa, abbiamo visto una foto: un bosco; un notebook appoggiato sul tronco reciso di un albero; nessun essere animale, umano o no, presente. Una foto senza storia. Una foto che ha il potere di generare infinite storie.
Adesso vediamo una frase.
La follia è la risposta sana a un mondo malato
– Ronald Laing.
Questa frase non genera alcuna storia. A me piace. Ma esprime un’idea, un concetto, rappresenta un punto di vista. Ma non ha quel potere che altre frasi hanno di generare storie. Come questa:
Quando un solo cane si mette ad abbaiare a un’ombra, diecimila cani ne fanno una realtà
– Proverbio cinese.
Abbiamo un protagonista (il cane) che compie un’azione, la quale può essere interpretata a vari livelli (abbaiare a un’ombra). Poi abbiamo altri personaggi, ognuno dei quali avrà le sue caratteristiche (i diecimila cani). A partire da questi elementi, infinite storie possono essere generate.
Si può andare da una storia ambientata in un villaggio abitato da cani parlanti, a una storia che utilizza la frase in senso metaforico e nella quale i personaggi sono umani.
Anche perché l’ombra racchiude in sé il mistero. E la realtà nata da un mistero, quanto reale può essere?